Museo Archeologico (Gela)

 museo, turismo

Il museo, inaugurato nel 1958 e ordinato secondo rigorosi criteri scentifici, si presenta luminoso e accogliente.
Molto ricco di vestigia ellenistiche, preistoriche, romane e federiciane, alcune delle quali uniche al mondo, il Museo di Gela è stato tenuto chiuso per lavori di restauro e di ampliamento che hanno raddoppiato le superfici espositive, creato nuovi laboratori di restauro ed un salone attrezzato per ospitare convegni internazionali.
Sono presenti vasi, crateri e lekithos di bellezza eccezionale (molto interessante la collezione Navarra), anfore di vari periodi storici, una ricca collezione di monete greche e romane e reperti dei periodo bizantino e federiciano, provenienti dagli scavi effettuati nei quartieri della città e nelle contrade dei territorio di Gela.
L'ordinamento è topografico e cronologico e gli oggetti esposti abbracciano un'arco di tempo che, dall'età del bronzo attraverso l'età greca e la romana, scende fino al medioevo.
Alcuni pezzi siginificativi dei nostro Museo hanno partecipato a Mostre di risonanza mondiale, tra cui la Mostra della Sicilia Antica in Giappone, a cura dell'Amministrazione Regionale dei Beni Culturali.
A Caposoprano, tra le vie Palazzi e viale Indipendenza, gli scavi hanno rivelato i soli Bagni Pubblici greci finora conosciuti in Sicilia.
L'impianto termale consta di due ambienti: il primo comprende due gruppi di vasche disposte a ferro di cavallo con relativi condotti di scarico, il secondo è invece occupato da un impianto di riscaldamento sotterraneo, un vero e proprio ipocausto.
I due ambienti, in origine, dovevano essere divisi tra loro da un muro costruito con mattoni crudi, ad angolo leggermente ottuso.
Il tutto doveva essere attorniato da un grosso muro di recinzione.
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